Ingrandimento dei glutei con protesi in silicone: Le tecniche della gluteoplastica

Ingrandimento dei glutei con protesi in silicone: Le tecniche della gluteoplastica

L’ ingrandimento dei glutei con protesi in silicone (gluteoplastica) è un intervento particolarmente popolare sui media, pur rappresentando una piccola parte delle procedure di chirurgia estetica effettuate ogni anno (circa lo 0.1% nelle statistiche della American Society of Plastic Surgeons, ASPS, nell’ anno 2009). A partire dal 1960 circa sono state sviluppate diverse tecniche per il posizionamento delle protesi glutee, che parzialmente rispecchiano l’ evoluzione delle tecniche per l’ ingrandimento del seno, e diversi tipi di protesi con forme e profili anch’ essi concettualmente derivati dalle protesi mammarie. E’ prevedibile che con il progressivo aumento di diffusione della chirurgia estetica la gluteoplastica diverrà un intervento meno inusuale, soprattutto in considerazione della frequente richiesta di trattamenti per il ringiovanimento dei glutei.

Gluteoplastica sottofasciale

Incisione chirurgica e dissezione nella gluteoplastica con posizionamento sottofasciale delle protesi. Immagine riprodotta da: de la Peña JA, Rubio OV, Cano JP, Cedillo MC, Garcés MT. Subfascial technique for gluteal augmentation. Aesthetic Surg J 2004; 24:265–273.

Il candidato ideale per l’ ingrandimento dei glutei

Il candidato ideale per l’ ingrandimento dei glutei è un paziente magro ed atletico, con ridotta sporgenza dei glutei. I pazienti in sovrappeso richiedono generalmente l’ effettuazione di una liposuzione contemporaneamente alla gluteoplastica, per migliorare la definizione del profilo corporeo. Le donne rappresentano circa l’ 88% dei pazienti (statistiche ASPS 2009).

Le incisioni per la gluteoplastica

L’ incisione più utilizzata per ingrandire i glutei con protesi in silicone è posizionata nel solco intergluteo, ed ha una lunghezza di 5-6 cm. Si tratta di un’ incisione molto poco visibile, la cui posizione, tuttavia, comporta un possibile aumento del rischio di infezione. Alcuni chirurghi utilizzano una versione modificata di questo approccio, effettuando due incisioni, una per gluteo, leggermente laterali rispetto al solco. Più raramente le incisioni vengono posizionate all’ interno del solco al di sotto dei glutei.

Le protesi per l’ ingrandimento dei glutei

In origine le protesi glutee erano costituite da blocchi in elastomero di silicone solido, che dovevano essere rimodellati dal chirurgo durante l’ intervento per potersi adattare alle dimensioni del paziente. Le protesi glutee moderne sono invece in gel di silicone, generalmente di forma anatomica (ovoidale) e con guscio testurizzato. Sono anche disponibili protesi glutee in silicone con rivestimento in poliuretano, che hanno al momento una discreta popolarità. Alle protesi glutee è richiesta una notevole resistenza allo stress meccanico, e per questo motivo non è possibile utilizzare per l’ ingrandimento dei glutei le normali protesi mammarie.

I posizionamenti per le protesi glutee

Le primissime tecniche per l’ ingrandimento dei glutei prevedevano l’ inserimento delle protesi in posizione sottocutanea, e vennero subito abbandonate a causa dell’ alta incidenza di spostamento delle protesi. Per molti anni le protesi sono state posizionate preferibilmente al di sotto del muscolo grande gluteo, con una tecnica che, se da un lato offriva un posizionamento stabile, esponeva al rischio di danneggiare il nervo sciatico ed obbligava a posizionare le protesi particolarmente in alto. Per ovviare a questi problemi, il posizionamento sottomuscolare è stato modificato creando la tecnica di posizionamento intramuscolare, che di fatto pone la protesi in un piano non anatomico, creato dal chirurgo sezionando le fibre del muscolo grande gluteo. La tecnica più moderna per la gluteoplastica, infine, è quella sottofasciale, in cui le protesi vengono posizionate al di sotto della fascia che ricopre il grande gluteo, senza danneggiarne le fibre. Il posizionamento sottofasciale offre il vantaggio di una posizione stabile delle protesi, che possono essere inserite più in basso che nei posizionamenti sotto ed intra muscolare, centrate sui glutei, consentendo di ottenere un risultato esteticamente più gradevole e naturale.

Protesi in silicone per gluteoplastica

Protesi anatomica in silicone con rivestimento in poliuretano per ingrandimento dei glutei

L’ intervento di gluteoplastica

L’ intervento di aumento dei glutei viene eseguito normalmente in anestesia generale, o più raramente in anestesia epidurale, ha una durata di circa due ore e richiede una notte di ricovero. Generalmente vengono utilizzati dei drenaggi che possono essere lasciati in sede per diversi giorni. La ferita viene coperta con una medicazione impermeabile.

Il periodo postoperatorio

La gluteoplastica con protesi in silicone è un intervento abbastanza doloroso, e richiede di adattarsi ad alcune regole di comportamento per le prime settimane postoperatorie. Per 4-5 settimane è necessario indossare una guina elastica compressiva, e per le prime due settimane dopo l’ intervento non è consentito sedersi se non per brevi momenti. Durante i primi 7-10 giorni è necessario sostituire frequentemente la medicazione e mantenere pulita la ferita per ridurre il rischio di infezione. Camminare può risultare doloroso per diversi giorni, e le normali attività, eccetto quelle sportive, vengono riprese dopo due settimane, mentre l’ esercizio fisico intenso richiede almeno due mesi. Attività sportive particolari, come il ciclismo e l’ ippica, vanno sospese per periodi ancora più lunghi.

I rischi dell’ ingrandimento dei glutei

Le complicanze più comuni della gluteoplastica sono l’ infezione, il seroma, il malposizionamento delle protesi, la perdita di sensibilità cutanea. L’ eccesso di tensione può comportare la riapertura della ferita con possibile estrusione della protesi. Un effetto collaterale della presenza di protesi glutee in silicone è l’ impossibilità di effettuare iniezioni intramuscolari sui glutei, per il rischio di danneggiamento delle protesi. Dopo la gluteoplastica le iniezioni vanno effettuate in sedi alternative, come il muscolo deltoide. Non esistono studi sulla durata delle protesi glutee in silicone, ma è prevedibile che, come per le protesi mammarie, ne sia necessaria la sostituzione dopo un certo numero di anni. Il rischio di contrattura capsulare (indurimento della capsula cicatriziale che si forma intorno alle protesi) non è quantificabile con precisione per la gluteoplastica, pur essendo una possibile complicanza dell’ intervento.