Mastopessi, Mastoplastica Additiva o Mastopessi con Protesi?

Mastopessi, Mastoplastica Additiva o Mastopessi con Protesi?

Molte donne cominciano a pensare seriamente alla chirurgia estetica mammaria quando notano un significativo svuotamento del seno, soprattutto nella parte alta, che lascia un aspetto di torace ‘piatto’ anche quando si indossano reggiseni push up. Nella maggior parte dei casi, è difficile per le donne stabilire da sole se l’ intervento più indicato nel loro caso debba essere un semplice riempimento del seno con protesi mammarie in silicone, o se sia necessaria una mastopessi per risollevare le mammelle e spostare i capezzoli più in alto, o infine ancora se non sia consigliabile combinare una mastoplastica additiva con la mastopessi per ottenere un seno più pieno e di forma migliore. Questo articolo vuole essere un piccola guida alla comprensione delle strategie ottimali per il trattamento del seno cadente e svuotato, ed espone le regole di base per il trattamento della ptosi mammaria (capezzoli troppo in basso, seno vuoto).

La ptosi mammaria

Ptosi mammaria è il termine tecnico con cui i chirurghi plastici indicano un seno troppo basso e svuotato. Con gli anni molte donne vanno incontro ad un processo di perdita di volume del seno, formazione di eccesso cutaneo e abbassamento dei capezzoli, sia per effetto del semplice invecchiamento e della forza di gravità, sia per il brusco cambio di volume durante la gravidanza e l’ allattamento. Brusche o ripetute perdite di peso sono un’ altra causa comune di perdita di forma e pienezza del seno.

Classificazione della ptosi mammaria

Rappresentazione della classificazione della ptosi mammaria (discesa del seno)

Classificazione in gradi della ptosi mammaria

I chirurghi plastici usano una semplice classificazione in gradi per definire il livello di abbassamento del seno e di gravità della ptosi mammaria. La classificazione è molto importante nella decisione della scelta del trattamento ideale (mastoplastica additiva semplice o mastopessi con o senza protesi), ed è anche particolarmente semplice, come riportato di seguito:

Seno Normale (Assenza di Ptosi)

I capezzoli si trovano due o tre centimetri al di sopra del solco sottomammario. E’ il caso tipico delle donne giovani e/o con seno di modeste dimensioni.

Ptosi di I Grado

I capezzoli si trovano all’ altezza del solco sottomammario.

Ptosi di II Grado

I capezzoli si trovano al di sotto del solco sottomammario. Si parla di ptosi di II grado indipendentemente dalla distanza dei capezzoli del solco sottomammario, sia questa di due o di dieci centimetri.

Ptosi di III Grado

I capezzoli si trovano al di sotto del solco sottomammario, guardano verso il basso e sono la parte più bassa della mammella.

Pseudoptosi

La pseudoptosi è una forma di abbassamento del seno senza che i capezzoli siano discesi al di sotto del livello del solco sottomammario. Si tratta in pratica di una discesa del tessuto mammario dovuta principalmente al rilassamento delle connessioni fibrose che sostengono le mammelle nella loro forma giovanile.

Principi di trattamento

Nel caso delle ptosi mammarie di I grado è normalmente sufficiente effettuare una mastoplastica additiva semplice per riempire il seno, sollevare leggermente i capezzoli e recuperare un aspetto pieno e gradevole.
Le ptosi di II e III grado richiedono di regola l’ effettuazione di una mastopessi, con o senza l’ aggiunta di protesi mammarie.
La pseudoptosi richiede spesso l’ associazione di una mastoplastica additiva e una mastopessi, anche con la sola cicatrice periareolare, per ottenere i migliori risultati.

Mastopessi semplice o con protesi?

La scelta tra una mastopessi semplice ed una con l’ aggiunta di protesi è meno immediata di quello che può sembrare. Il motivo più ovvio per associare una mastoplastica additiva al sollevamento del seno è quello di ottenere una misura di reggiseno più grande, se lo si desidera. Tuttavia, la ragione più comune per l’ effettuazione delle due procedure combinate è quella di ottenere un miglior riempimento della parte alta del seno. La mastopessi da sola, infatti, non riesce a garantire la pienezza dei quadranti mammari superiori tipica delle mammelle giovani. La scelta della misura delle protesi da utilizzare assieme ad una mastopessi è un processo piuttosto complicato, che andrà discusso a fondo con il chirurgo, tenendo conto dei benefici ottenibili con un aumento di volume (seno più grande, maggiore pienezza in alto) e degli svantaggi (aumento del peso del seno, nuova discesa delle mammelle). Un chirurgo esperto saprà suggerire una misura di protesi in grado di ottenere un effetto naturale e bilanciato, senza appesantire troppo il seno e senza renderlo troppo ‘finto’.