Rinoplastica non distruttiva

Rinoplastica non distruttiva

Con il termine di rinoplastica non distruttiva si definisce il rimodellamento della punta nasale effettuato principalmente per mezzo di suture, con l’ esclusione dei sistemi tradizionali che prevedono manovre come la resezione di parte delle cartilagini, la loro interruzione oppure l’ indebolimento di alcuni segmenti. Utilizzata da molti anni in chirurgia plastica ricostruttiva (per le rinoplastiche in pazienti con esiti di labiopalatoschisi), la rinoplastica non distruttiva è stata migliorata e codificata dal dott. John Tebbets, che ne è il principale sostenitore.

Vantaggi

Rimodellamento della punta

Figura 1 – Tecniche di rimodellamento non distruttivo [da Tebbets JB, op. citata – © Mosby, Inc.]

Evitando manovre che alterano permanentemente l’ anatomia della punta del naso, la rinoplastica non distruttiva consente:

  1. Il mantenimento dell’ integrità strutturale delle cartilagini della punta;
  2. L’ effettuazione di correzioni perfettamente graduabili e pienamente reversibili;
  3. Il mantenimento e l’ aumento della proiezione della punta nasale anche senza il ricorso ad innesti cartilaginei (spesso fonte di irregolarità post-operatorie);
  4. Una conseguente riduzione della necessità di revisioni del risultato operatorio, ed in ogni caso una maggiore facilità di reintervento quando necessario.

I limiti della rinoplastica non distruttiva

Rimodellamento della punta

Figura 2 – Tecniche di rimodellamento non distruttivo [da Tebbets JB, op. citata – © Mosby, Inc.]

Il rimodellamento non distruttivo della punta del naso richiede l’ effettuazione di una rinoplastica aperta. Quest’ ultima consente l’ accesso e la visualizzazione delle cartilagini in posizione di “riposo” (senza che debbano essere stirate all’ esterno attraverso le incisioni della rinoplastica tradizionale), garantendo un’ ottima precisione al prezzo di tempi operatori leggermente più lunghi (e costi, conseguentemente, leggermente superiori). Si tratta di una tecnica particolarmente recente, e non tutti i chirurghi che hanno lunga familiarità con le tecniche tradizionali possono essere disposti a cambiare radicalmente le proprie strategie chirurgiche.

Durata del risultato

Rimodellamento della punta

Figura 3- Tecniche di rimodellamento non distruttivo [da Tebbets JB, op. citata – © Mosby, Inc.]

I dati disponibili, principalmente provenienti dalla casistica del dott. Tebbets, confermano che i risultati ottenuti mediante rimodellamento non distruttivo con fili di sutura sono stabili dopo oltre 12 anni dall’ intervento, e pertanto comparabili con quelli delle tecniche tradizionali.

Per chi è indicata

La rinoplastica non distruttiva è utilizzabile in tutti i casi, ma trova particolare indicazione nelle correzioni più delicate della forma della punta nasale, o quando questa sia l’ unica parte del naso su cui si desideri intervenire. Nelle revisioni di rinoplastiche “distruttive” che hanno fornito risultati insoddisfacenti la tecnica non distruttiva va in genere associata all’ utilizzo di innesti cartilaginei di vario tipo.

Riferimenti bibliografici

Tebbets JB Primary Rhinoplasty: A new approach to the logic and techniques. Mosby, Inc. 1998

Tebbets JB Shaping and positioning the nasal tip without structural disruption: a new, systematic approach. Plast Reconstr Surg 94:61, 1994

Link utili

Informazioni sulla rinoplastica aperta