Ginecomastia: un problema risolvibile

Ginecomastia: un problema risolvibile

Ginecomastia è il termine impiegato per definire l’ ingrandimento delle mammelle nel maschio che determina un aspetto femminile del torace e non pochi problemi psicologici in tutte quelle situazioni (spiaggia, palestra, ecc.) in cui l’ abbigliamento rende più evidente la condizione. La maggior parte dei ragazzi tra i 12 ed i 17 anni attraversa una fase di rapido sviluppo del tessuto mammario, durante la quale è possibile notare un aspetto cosiddetto di ginecomastia puberale. La durata di questa fase è di circa un anno per un terzo dei ragazzi, mentre entro tre anni oltre il 90% dei casi è pienamente regredito. Nel 5-7% dei casi la ginecomastia persiste oltre il diciassettimo anno di età, e contemporaneamente si riducono le possibilità di regressione spontanea, rendendo indicato il trattamento chirurgico.

Cosa causa la ginecomastia

Ginecomastia

Figura 1: Esempio di ginecomastia

La causa della ginecomastia non è completamente nota. Possibili fattori determinanti sono una maggiore sensibilità del tessuto mammario agli stimoli ormonali, o uno squilibrio degli ormoni circolanti (ginecomastia congenita). La ginecomastia ha una connotazione familiare ed in rari casi può essere associata ad altri stati patologici (alcuni tipi di tumore, tubercolosi, grave denutrizione, cirrosi epatica). I trattamenti con estrogeni o androgeni possono indurre ginecomastia (ginecomastia indotta o acquisita), inclusi i trattamenti ormonali in uso per i tumori della prostata. L’ elenco degli agenti farmacologi potenzialmente in grado di causare sviluppo del tessuto mammario nel maschio è comunque lungo, ed include: ergotamina, diazepam, spironolattone, digitale, antiandrogeni in generale ed anche la marijuana; una menzione particolare va agli steroidi anabolizzanti utilizzati dagli atleti per l’ ingrandimento della massa muscolare.

Come si tratta

In oltre la metà dei casi, quando l’ ingrandimento è determinato esclusivamente (pseudoginecomastia) o con forte prevalenza dal tessuto adiposo, la ginecomastia può essere trattata con successo con un intervento di liposuzione, in genere in anestesia locale. Quando la componente di tessuto ghiandolare sia notevole e non completamente rimovibile mediante aspirazione è necessario aggiungere una piccola incisione nella metà inferiore dell’ areola per consentirne l’ asportazione. Solo in casi molto rari, quando oltre ad un notevole volume mammario è presente un grosso eccesso cutaneo, può essere necessario effettuare incisioni più visibili ed interventi più complessi di asportazione della ghiandola mammaria.

Risultati e cure postoperatorie

I risultati del trattamento chirurgico della ginecomastia sono permanenti, tuttavia l’ asportazione incompleta della ghiandola determina una recidiva nel 10-15% dei casi. Per semplicità e capacità di rimodellamento la liposuzione è, quando utilizzabile, la tecnica di elezione. Non richiede normalmente ricovero ma, dopo l’ intervento, è necessario portare una fasciatura elastica per 2-3 settimane.

Riferimenti bibliografici

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