L’ uso regolare del Botox riduce la frequenza dei trattamenti

L’ uso regolare del Botox riduce la frequenza dei trattamenti

Uno studio del Dott. Roger A. Dailey, presentato al Meeting dell’ American Society of Aesthetic Plastic Surgeons nell’ aprile 2010 e finanziato dalla Allergan, ha dimostrato che, in pazienti che ricevono trattamenti regolari con Botox (tossina botulinica, commercializzata in Italia con il nome di Vistabex) per le rughe, la frequenza con cui questi trattamenti devono essere effettuati può essere ridotta con il tempo. Il meccanismo per cui si ottiene questo risultato non è ben studiato, ma potrebbe essere legato alla atrofia dei muscoli trattati con la tossina botulinica per lunghi periodi. Il dott. Dailey ha inoltre dimostrato che il Botox potrebbe avere un effetto profilattico, prevenendo la formazione delle rughe quando il suo uso viene iniziato tra i 30 ed i 50 anni.

Lo studio

Lo studio del Dott. Dailey ha coinvolto 50 donne di età compresa tra i 30 ed i 50 anni, trattate regolarmente con infiltrazioni di tossina nella regione glabellare (lo spazio tra le sopracciglia) per due anni, ad intervalli di quattro mesi. A partire dal termine del secondo anno, la frequenza dei trattamenti è stata modificata e portata a sei mesi. Tutte le pazienti hanno continuato, nonostante il ridotto numero di trattamenti, ad ottenere buoni risultati.

Vantaggi per i pazienti

La riduzione della frequenza nei trattamenti consente sia un risparmio economico che una riduzione dei fastidi legati alle iniezioni di tossina botulinica. Effettuare il trattamento con Botox ogni sei mesi invece che ogni quattro consente un risparmio del 33% sui costi senza rinunciare alla buona qualità del risultato, a condizione che si siano effettuati regolarmente i trattamenti negli anni precedenti.